Cellulite

Quella che comunemente conosciamo con il nome cellulite è la Panniculopatia Edematofibrosclerotica, ovvero “PEFS” ed è una malattia.

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Cos’è la “PEFS”?

La Panniculopatia Edematofibrosclerotica “PEFS”, è un processo degenerativo del pannicolo adiposo sottocutaneo, che trova origine da danni della microcircolazione, specificamente da una microangiopatia degli arti inferiore, che porta alla formazione di edema e successiva evoluzione di tipo fibrosclerotica.

 

La PEFS più di un danno estetico, è una vera e propria patologia della microcircolazione; questa condizione è provocata da un’alterazione ipodermica con ipertrofia delle cellule adipose insieme a ritenzione idrica a livello degli spazi intercellulari ipodermici, il tutto è dovuto ad un’alterazione del sistema venoso e linfatico con rallentamento del flusso sanguigno.

 

Queste alterazioni microcircolatorie, portano ad un peggioramento del quadro cutaneo: di fatto quando il sangue affluisce ai tessuti con difficoltà e altrettanto difficilmente defluisce, può indurre una sofferenza e degenerazione del tessuto connettivo; particolarmente, nel derma aumenta la fuoriuscita di liquidi dai capillari e diminuisce il rientro di liquidi per via linfatica e venosa.

 

Questa è l’origine della Ritenzione Idrica, quando i liquidi ceduti per via capillare non riprendono il flusso per via linfatica e venosa, i prodotti di scarto, rimanendo nelle zone interstiziali non vengono drenati e si verifica una situazione infiammatoria di stasi idrica.

Perché si forma la “PEFS”?

Sono molteplici i fattori coinvolti nella formazione della cellulite, anche se come già ribadito, può essere grossolanamente tutto riconducibile ad alterazioni del microcircolo.

La “PEFS” è dovuta a stasi capillaro-venulare dei microvasi del tessuto connettivo sottocutaneo e comporta:

  • Si forma edema vicino agli adipociti
  • Danno cellulare
  • Fibrosi iniziale che se non tratta evolve
  • Fibrosclerosi (formazione di micro e macronoduli)

 

Possiamo identificare diversi fattori causali, alcuni non eliminabili e altre variabili collegati ad alcune fasi della vita:

  1. Fattori non eliminabili: sesso femminile, razza bianca, componente genetica, insufficienza venosa, fragilità capillare
  2. Fattori variabili: ciclo mestruale e gravidanza dove è presente un aumento dei livelli di estrogeni.
  3. Altri fattori: sono una muscolatura scarsamente tonica sia per sedentarietà, sia a seguito di un dimagrimento eccessivamente rapido, squilibri alimentari con eccessivi introiti di calorie di cibi ricchi di grassi e di sale, postura corporea scorretta, abbigliamento costrittivo, stress e fumo, assunzione di farmaci come pillola anticoncenzionale per lunghi periodi.

Come riconoscere la cellulite o “PEFS”?

• Gonfiore attorno alle caviglie
• Senso di pesantezza nelle gambe
• Piedi freddi
• Parestesie (alterazione della percezione della sensibilità a diversi stimoli sensitivi, come quelli termici, tattili o dolorifici)
• Senso di tensione
• Crampi notturni
• Comparsa di rete di fini vasi sanguigni (teleangectasie) e Varici

Le fasi della “PEFS”

Senza entrare molto nei dettagli, poiché servirebbe un trattato di medicina interna per descrivere a fondo questi fenomeni, possiamo riconoscere quattro fasi o stadi della “PEFS”:

STADIO 1: EDEMATOSA
Questo stato è ancora reversibile, quindi trattabile.
Presenza di gonfiore, l’edema, dovuto al ristagno di liquidi nell’ipoderma.
La cute è ancora tesa ed elastica ma si inizia ad avvertire sensazione di pesantezza, molto difficile da riconoscere ad occhio nudo.
Può regredire e l’inestetismo può risolversi completamente, anche se rimane la tendenza al disturbo e ci si dovrà tenere sempre sotto controllo, inoltre una cellulite iniziale si può combattere anche a casa propria, con qualche accorgimento e i prodotti giusti, anche senza ricorrere al medico.

STADIO 2: FIBROSA
Questo stato è ancora reversibile, quindi trattabile.
I depositi di liquidi non rimossi, con il tempo, diventano cronici e si infiammano, determinando l’indurimento dei tessuti circostanti.
Adipociti che rimangono imprigionati nei tessuti circostanti ed inizia cosi il processo di fibrosi e formazione di fini nodulazioni.
Il gonfiore intercellulare induce aumento e ingrandimento delle fibre collagene, con conseguente strozzamento dei vasi, alterazioni degli scambi metabolici e sofferenza del tessuto cutaneo e sottocutaneo con ristagno di prodotti tossici di scarto.
A occhio nudo pelle appare pallida con colorito spento, si arrossa se compressa, inizia a comparire il cosiddetto aspetto a “buccia d’arancia” e possono esserci aree fredde, con ridotta sensibilità alla palpazione.

STADIO 3: FIBROSCLEROTICO
Questo stato è migliorabile, non 100% reversibile, quindi trattabile con trattamenti chirurgici ma anche non invasivi.
Presenza di micronoduli incapsulati da fibre collagene, l’ossigenazione dei tessuti è fortemente compromessa e un’aspetto a “buccia d’arancia” con fastidio e dolore alla palpazione della zona.

STADIO 4: SCLEROTICA
Questo stato è irreversibile, l’unico trattamento possibile per migliorare in modo notevole è il trattamento chirurgico delle macronodulazioni.
Formazione di noduli più voluminosi ed evidenti si accentua, così come la fibrosi, e la circolazione è sempre più limitata.
La pelle è dura e piena di depression, spesso presenza di ematomi, segno di fragilità capillare, con un aspetto imbottito “cute a materasso”, fredda e dolente alla palpazione.
Le gambe diventano pesanti, gonfie, dolorose e la sensazione di stanchezza è spesso presente, anche senza sforzo.

I TRATTAMENTI

  • Interventi chirurgici come: Liposuzione o Laserlipolisi, Hyppocastanus, ecc.
  • Linfodrenaggio
  • Pressoterapia

Le domande frequenti

Anche gli uomini hanno la cellulite?

La formazione della PEFS è riconducibile principalmente all’azione degli estrogeni gli ormoni sessuali femminili, che favoriscono una maggiore ritenzioni di liquidi ed un naturale deposito di grasso in particolari zone del corpo (cosce, fianchi, glutei).

Ha importanza l’abbigliamento?

Sì può influire sulla disposizione della cellulite e dei cuscinetti adiposi.
La linea dì compressione degli slip, ad esempio, può marcare l’attaccatura delle cosce. La linea di ginocchia, polpacci, caviglie risente dei gambaletti con l’elastico che stringe. Anche su braccia e spalle, la cellulite è aggravata da reggiseni con le spalline che “tagliano”.

Qualsiasi indumento che lascia il segno sulla pelle va evitato, perché crea una stasi circolatoria.

Le attività domestiche valgono come ginnastica?

Per le più pigre… sicuramente sono meglio di passare un’intero pomeriggio sul divano.
Ma i movimenti con cui attiviamo il corpo per le semplice attività domestiche sono piccoli e poco costanti e permettono di bruciare solo gli zuccheri.
Per bruciare i grassi è necessaria un’attività sportiva costante e lenta della durata di almeno 45 minuti.

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Dr Massimo Vitale