Si tratta di una tecnica chirurgica mininvasiva, sottocutanea e senza incisioni, particolarmente indicata nel trattamento delle cicatrici da acne e in alcune forme di cellulite. Grazie ad opportuni strumenti chirurgici, si riesce a penetrare nella parte più profonda della pelle dove si recidono i setti fibrosi per consentire alla pelle di riacquistare il suo aspetto liscio e levigato.
La Subcision viene eseguita utilizzando uno speciale ago ipodermico che viene inserito nella pelle.
Il bordo tagliente dell’ago è usato per recidere i setti fibrosi. In questo modo il processo di guarigione che si attiva spontaneamente consente la promozione di collagene e di conseguenza il miglioramento estetico della cicatrice.
Una volta inserito l’ago, con movimenti circolare e avanti e indietro, provoca la recisione dei setti fibrosi che sono all’origine dell’aspetto della buccia d’arancia della pelle.
La conseguenza di questa azione sarà il rilascio della pelle con la formazione di un ematoma dovuta alla rottura di piccoli vasi sanguigni sotto la lesione da trattare.
Questo ematoma, a sua volta, contribuisce a produrre nuovo collagene e conferire alla pelle un aspetto più compatto. Poiché la produzione di collagene è lenta, il miglioramento sarà progressivo e i risultati saranno visibili nei mesi successivi. Si tratta di una tecnica mini-invasiva, con anestesia locale che grazie ad un ago speciale si raggiunge il tessuto sottocutaneo per recidere i setti fibrosi (che intrappolano il grasso danno alla pelle l’aspetto a materasso con fossette). L’ematoma funge da supporto e riempimento naturale.
Tipo di trattamento: ambulatoriale
Anestesia: locale
Dolore: nessuno o minimo
Durata del trattamento: 20 – 40 min
Risultato: graduale e progressivo
Durata del risultato: permanente nella relativa parte dovuta allo scollamento e alla successiva riparazione che stimola la formazione di collagene. É comunque ripetibile anche nei periodi con esposizione solare.
Ripresa della vita sociale: immediata, salvo alcuni possibili lividi e piccole irregolarità dovute al traumatismo insito nel trattamento.