La rimozione dei tatuaggi laser utilizza una sequenza di impulsi laser brevissimi, nell’ordine dei picosecondi (millesimo di miliardesimo di secondo), con l’obiettivo di frantumare l’inchiostro del tatuaggio in piccolissime particelle, che vengono rimosse dal corpo tramite il processo di facocitosi (processo biologico attraverso il quale particelle solide sono ingerite e digerite da alcuni tipi di cellule, i fagociti).
In commercio esistono tanti buoni laser che sono sicuri ed efficaci, bisogna scegliere un laser che abbia le diverse lunghezze d’onda per rimuovere gli inchiostri desiderati, così come l’operatore più esperto per fare il lavoro.
La rimozione del tatuaggio è un’arte e una scienza.
Mentre il laser è importante, la persona dietro al laser e la sua esperienza, sono sicuramente fattori più importante del laser stesso.
Le diverse lunghezze d’onda:
Il trattamento ha una durata variabile, a pochi minuti fino a mezz’ora, dipende dalle dimensioni del tatuaggio e dalla quantità di colori.
Il dolore vissuto durante il trattamento è soggettivo, quindi variabile da persona a persona; si avverte un fastidio che normalmente è sopportabile, in base alla zona e dimensione del tatuaggio è consigliabile applicare preventivamente una crema anestetica locale circa 30-60 minuti prima del trattamento.
Per notare un minimo di schiarimento del tatuaggio occorrono almeno 30-45 giorni, tuttavia nel giro di poche settimane potrebbe già iniziare a vedersi un cambiamento.
L’inchiostro inizierà a sbiadire e si formeranno delle aree chiare e dopo ogni trattamento si potrà osservare un progressivo schiarimento del tatuaggio.